L’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF) ha reso noti i dati relativi alle segnalazioni di operazioni sospette (SOS) ricevute nel primo semestre del 2022, confermando il trend in aumento che ha caratterizzato gli ultimi anni, sebbene con un’incidenza minore rispetto al periodo pandemico. L’andamento delle SOS indica infatti un ritorno a incrementi in linea con quelli rilevati nel triennio 2018-20, dopo l’eccezionale andamento avuto nel 2021, che aveva fatto registrare un +32,4% nel primo semestre e un +23,3% nell’intero anno.
Nel corso dei primi sei mesi del 2022 l’Unità ha ricevuto 74.233 segnalazioni, con un incremento del +5,9% rispetto allo stesso periodo del precedente anno. Le SOS analizzate sono aumentate (+5,6%) e gli importi delle operazioni segnalate hanno superato i 48 miliardi di euro (circa 46 miliardi quelli relativi alle operazioni effettivamente eseguite), contro gli oltre 43 miliardi nel primo semestre del 2021.
Sul piano della ripartizione territoriale su base regionale, i maggiori incrementi sono stati registrati con riferimento alle operazioni effettuate nel Lazio, in Lombardia e nel Veneto. A livello provinciale, Milano, Roma, Prato, Napoli e Imperia si collocano ai primi cinque posti per numero di segnalazioni di operazioni sospette in rapporto alla popolazione.
Il contributo alla crescita delle SOS del semestre è principalmente riconducibile alla collaborazione attiva di banche e Poste, che hanno inoltrato alla UIF 43.145 segnalazioni (39.271 nel primo semestre 2021), e ai prestatori di servizi di gioco con 4.884 SOS (3.302 nel primo semestre 2021). Sul totale delle segnalazioni non riconducibili a banche e Poste, la componente maggiore è ancora ascrivibile agli IMEL (30,0%) e agli IP (27,9%).
Complessivamente, l’incidenza del comparto bancario è cresciuta portandosi al 58,1% (56,0% a giugno 2021) mentre quella degli operatori non finanziari è cresciuta al 12,6% (10,5% nel primo semestre 2021).
Con riferimento al comparto dei soggetti obbligati non finanziari, nel primo semestre del 2022 i Professionisti hanno inoltrato alla UIF 2.556 SOS (2.708 nel periodo corrispondente dell’anno precedente). Nell’ambito della categoria, a segnalare di più restano i Notai con 2.347 segnalazioni di operazioni sospette (2.476 nel primo semestre del 2021), seguiti da Dottori commercialisti, Esperti contabili e Consulenti del lavoro (102 SOS), Studi associati, interprofessionali e tra avvocati (23 SOS), Avvocati (13 SOS), Società di revisione e revisori legali (44 SOS) ed altri soggetti esercenti attività professionale (27 SOS). Nell’ambito degli operatori non finanziari, si registra in particolare l’incremento delle SOS inviate dagli Operatori in commercio o fabbricazione di oro o preziosi (570 SOS nel primo semestre 2022 a fronte delle 310 segnalazioni nel periodo corrispondente dell’anno precedente) e degli operatori in valuta virtuale (235 SOS nel primo semestre del 2022 a fronte delle 116 segnalazioni nel periodo corrispondente dell’anno precedente).
La Pubblica amministrazione stenta ancora a rafforzare la propria collaborazione attiva, facendo registrare anche per il primo semestre 2022 numeri insoddisfacenti a fronte dell’aumento dei rischi di illeciti che caratterizza gli ultimi anni. Sono riconducibili agli uffici della P.A. solo 69 SOS nei primi sei mesi del 2022 (82 segnalazione nel primo semestre del 2021).
Sul totale di 74.233 SOS ricevute dalla UIF nei primi sei mesi del 2022, ben 73.915 sono riconducibili al riciclaggio di denaro, mentre le restanti sono riferibili alla voluntary disclosure (138), finanziamento del terrorismo (175) e finanziamento dei programmi di proliferazione di armi di distruzione di massa (5).