Negli ultimi 15 anni l’innovazione tecnologica ha rivoluzionato il sistema dei pagamenti, con conseguenze tangibili nella vita quotidiana di ognuno di noi. Da una parte, si registra la forte crescita dei pagamenti elettronici (uno studio della BCE sulle abitudini di pagamenti degli europei ha registrato l’avanzata dei pagamenti con carta, saliti di nove punti percentuali al 34% del totale nel 2022, con una preponderanza di pagamenti contactless) e degli acquisti online (il medesimo studio ha rilevato che la quota di acquisti online sul totale delle transazioni quotidiane è triplicata in tre anni, salendo dal 6% del 2019 al 17% del 2022), mentre dall’altra si osserva la crescita di Start up tecnologiche (Fintech) e di grandi piattaforme digitali (BigTech). Inoltre, lo sviluppo della tecnologia DLT (Distributed ledger technology) consentono la decentralizzazione delle transazioni elettroniche e stimolano la creazione di cryptocurrencies fiat e stablecoins.
Tali sviluppi hanno spinto le principali banche centrali di tutto il mondo a valutare la possibilità di introdurre moneta CBDC. Secondo un recente sondaggio, su 81 banche centrali interpellate, il 90% di esse stanno considerando attivamente il potenziale dell’adozione di una moneta CBDC (Kosse e Mattei, 2022).
Il documento esamina pertanto gli sviluppi che hanno portato alla diffusione della moneta digitale ed illustra le varie teorie economiche che sostengono l’introduzione di moneta CBDC; passa quindi in rassegna le potenziali implicazioni in relazione a due aspetti chiave per le banche centrali, ovverosia gli equilibri di politica monetaria e la stabilità finanziaria. Dallo studio emerge, in particolare, che l’emissione di moneta CBDC da parte delle banche centrali porterebbe alla sostituzione della moneta tradizionale, garantendo così alle banche centrali di mantenere il controllo sui sistemi finanziari e monetari.
Tuttavia, l’adozione di moneta CBDC, portando alla sostituzione dei depositi bancari con la nuova moneta digitale, determinerebbe significativi cambiamenti nella struttura delle banche. Infatti, quando una banca centrale decide di emettere una moneta CBDC, deve essere ben consapevole delle potenziali conseguenze per le dimensioni e la struttura dei propri bilanci. Va poi notato che l’Unione europea non ha ancora adottato misure volte a stimolare l’adozione di sistemi di moneta digitale da parte delle banche centrali, ma, al contrario, sembra che ne stia limitando il ricorso. Fra le principali questioni più dibattute vi sono quelle relative alle conseguenze in termini di sovranità monetaria, stabilità finanziaria, prestiti bancari e privacy nei pagamenti, profili che attendono una opportuna regolamentazione.
Lo studio prende in considerazione anche le implicazioni per il sistema finanziario derivanti dall’introduzione della moneta CBDC. In particolare, considera le potenziali conseguenze sul ruolo delle banche nell’erogazione del credito. Il documento prende poi in considerazione le ripercussioni sulla stabilità finanziaria, distinguendo tra effetti sull’attività e passività dei bilanci degli intermediari.